Baldassar Castiglioni

“Chi non sa che senza le donne sentir non si po contento o satisfazione alcuna in tutta questa nostra vita, la quale senza esse saria rustica e priva d’ogni dolcezza e piú aspera che quella dell’alpestre fiere? Chi non sa che le donne sole levano de’ nostri cori tutti li vili e bassi pensieri, gli affanni, le miserie e quelle turbide tristezze che cosí spesso loro sono compagne?”
Il Cortegiano, 1528

 

 

Baldassare Castiglioni, nato in provincia di Mantova nel 1478 e morto a Toledo nel 1529, resta uno dei letterati più celebri e apprezzati del Rinascimento.
Questo passo, tratto dal terzo libro de Il Cortegiano, la sua opera più nota, esalta la figura della Donna, compagna perfetta e insostituibile del gentiluomo di corte.
E molto importante furono le personalità femminili che Baldassarre ebbe al suo fianco, nei vari momenti della sua vita.
A partire dalla madre, Aloisia Gonzaga, appartenente ad un ramo cadetto della famiglia mantovana, dalla quale ereditò la passione e l’abilità per la materia politica.
La sorella, Polissena Castiglioni, fu la madre di Isabella Boschetti, protagonista di un legame d’amore indissolubile con il marchese Federico Gonzaga.
E infine, l’amata moglie Ippolita Torelli, nobildonna e poetessa bolognese che sposò giovanissima, quando la fanciulla aveva solo 17 anni, nel 1516.
Ippolita morì di parto nel 1520, dando alla luce il terzo figlio. E tale fu il dolore e lo sgomento per questa perdita, che il Castiglione prese i voti. Abbandonò cosi la vita secolare, ma non quella politica, la sua vera, grande passione, divenendo nunzio apostolico a Toledo.

DA VEDERE:
Palazzo D’Arco (Mantova), Ritratto di Baldassarre Castiglioni (copia) di Raffaello
Santuario di Santa Maria delle Grazie (Curtatone – MN), sepoltura allestita da Giulio Romano con epitaffio di Pietro Bembo.